Che la formazione sarebbe stata interessante, alla luce della qualità del progetto e delle competenze dei relatori, non c’erano dubbi. Ma una piacevole e inaspettata sorpresa comunque c’è stata. Si è conclusa una formazione, ma non solo, c’è stato qualcosa in più, una nuova (nel vero senso della parola) esperienza formativa. 

In questa fase in cui ogni giorno sentiamo parlare di didattica a distanza, abbiamo sperimentato anche noi, operatori della Toscana, cosa vuol dire formarsi stando in presenza ma dietro uno schermo. Tre giornate, tre momenti in cui abbiamo imparato qualcosa di più sulla conduzione di laboratori, in cui abbiamo scoperto strumenti nuovi e ci siamo sentiti almeno un po’ “immersi nel digitale”. 

E’ stato una nuova ed interessante avventura! Belli i temi, belle le attivazioni e bello anche il gruppo virtuale. E’ possibile stare insieme a distanza! Non è la stessa cosa che trovarsi in un’aula ma ci ha dato comunque molto. E’ stata l’occasione per capire che lo schermo può diventare un’opportunità, che non si sostituisce alla relazione vis a vis ma che è un momento “altro”, ricco  di opportunità nuove e di qualche vantaggio. Bravi poi i formatori a mostrarci le potenzialità di alcuni strumenti e a favorire una riflessione senza pregiudizi sul un tema difficile. Non è affatto facile parlare di dipendenza da internet e nuove tecnologie in modo equilibrato senza l’emotività preoccupata di chi osserva mondi in parte sconosciuti ma anche lontani dagli entusiasmi acritici di chi vive attaccato ai videogiochi e pc.  E’ stata l’occasione di sperimentare quell’ “onlife” di cui parla Floridi, quel mondo di mezzo, nuovo, in parte sconosciuto ma ricco di potenzialità da approfondire. Abbiamo, come la mission delle nostre formazioni, ”abitato il digitale”… e ci è piaciuto. Grazie davvero!