Un’esperienza straordinaria per una scuola primaria: due maestre raccontano il percorso di “Rete senza Fili” nell’istituto A. Zanella di Molina di Malo – classe V.
“Il progetto “Rete senza fili” è stato introdotto per la prima volta nel nostro istituto durante l’anno scolastico 2020/21, proprio quando la pandemia costringeva i ragazzi a seguire le lezioni online e a restare a casa. Da allora, comprendendo il valore del progetto, abbiamo deciso di riproporlo ogni anno. Ci è piaciuta immediatamente la varietà delle attività proposte, mirate a rendere gli studenti consapevoli dell’uso corretto delle nuove tecnologie.
Il primo anno è stato particolarmente difficile a causa della pandemia: alcune attività sono state modificate e non potevamo sapere se le nostre scelte avrebbero condizionato il percorso del progetto. Tuttavia, come team di docenti, abbiamo dato il massimo e alla fine abbiamo raccolto risultati importanti. I bambini si sono messi in gioco, rivelando le loro fragilità e le loro lacune. Il percorso è stata un’esperienza collettiva per noi e per loro. Insieme, da veri segugi, abbiamo scoperto piccoli trucchi utilizzati dalle software house per tenere inchiodati alla sedia i fruitori di videogame e per mettere mano al loro portafoglio. Abbiamo riflettuto sul concetto di privacy e di dati sensibili, immaginando un mondo in cui smartphone e altri dispositivi non ci distolgono dalle situazioni reali, illudendoci di non avere più alcuna responsabilità sociale (come quando filmiamo qualcuno invece di aiutarlo).
Visto il successo, abbiamo voluto ripetere il percorso anche negli anni successivi, confermando l’interesse del progetto anche per il 2023-2024. Tra i vantaggi emersi c’è stata una comprensione più approfondita dei ragazzi da parte dei docenti e una riflessione collettiva in chiave metacognitiva sull’uso della tecnologia nella loro quotidianità. Abbiamo discusso dell’uso del tempo e della possibilità di essere manipolati quando non si utilizza il pensiero critico, lasciandosi trasportare da finti miti e idoli. Tra le riflessioni più importanti fatte insieme ai bambini ci sono state anche quelle sull’uso dei social e sull’importanza di vivere il momento, partecipando attivamente ad esso (sia nel bene che nel male), invece di fotografarlo e pubblicarlo sui social.
In sintesi, possiamo affermare che gli obiettivi di “Rete senza fili” sono molti e interessanti: dallo sviluppo del pensiero critico e creativo alla gestione delle emozioni, dalla comunicazione efficace allo sviluppo di relazioni reali ed empatiche. Le attività proposte dal percorso sull’uso responsabile delle nuove tecnologie sono piacevoli per i ragazzi e sono state svolte con grande interesse.
Cosa portano a casa i ragazzi dal percorso svolto? Sicuramente un miglior controllo del tempo trascorso sui social e sui videogiochi e una riscoperta delle abilità sociali di base, che consentono di vivere in sintonia con il prossimo e affrontare con empatia le diverse situazioni della vita quotidiana”.
Giada Favaretto e Anna Pegoraro – Docenti della scuola primaria