Rete senza fili entra nell’Atlante dell’Infanzia di Save the Children

Rete senza fili entra nell’Atlante dell’Infanzia di Save the Children

Rete senza fili entra nell’Atlante dell’Infanzia di Save the Children

Il crescente impatto della tecnologia sulla vita degli adolescenti è un fenomeno che suscita sempre più preoccupazione. Secondo l’Atlante dell’Infanzia di Save the Children; l’esposizione dei giovani alla dipendenza digitale crea implicazioni significative per la loro salute mentale e fisica. Come mostra lo studio “Dipendenze comportamentali della Generazione Z” condotto dal Centro Nazionale Dipendenze e Doping grazie al supporto del Dipartimento delle Politiche Antidroga circa il 2,5% degli adolescenti italiani tra gli 11 e i 17 anni mostrerebbe segni di dipendenza da social media, mentre circa il 12% potrebbe soffrire di disturbo da uso di videogiochi. Secondo lo studio HBSC del 2022, mediamente in Italia il 13,5% dei ragazzi di 11,13 e 15 anni farebbero un uso problematico dei social media. Questi dati, seppur menzionati in modo estemporaneo e a titolo solo esemplificativo, mostrano che le dipendenze digitali sono fenomeni attuali e particolarmente complessi che richiedono un approccio multifattoriale per essere comprese e trattate efficacemente.

La XIV edizione dell’Atlante dell’Infanzia (a rischio) presenta una fotografia della Quarta Rivoluzione, dei linguaggi digitali ripercorrendo attraverso dati, narrazioni e sperimentazioni, cosa significa crescere in una società pervasa dal digitale. Anche la prima edizione del progetto “Rete Senza Fili” è stata citata in questa autorevole pubblicazione. Lo diciamo con un pizzico di orgoglio: questo riconoscimento rappresenta un grande successo e uno stimolo per proseguire con nuove iniziative e opportunità di intervento.

L’uso problematico della tecnologia è correlato a un aumento dell’ansia sociale, della depressione, dell’impulsività e a una qualità del sonno inferiore, che influenzano negativamente anche il rendimento scolastico. Ma non è facile comprendere se un ragazzo o una ragazza soffre di una dipendenza tecnologica e, in molti casi, la richiesta di aiuto da parte della famiglia non sempre corrisponde a un reale problema comportamentale. La complessità del fenomeno rende necessario attrezzarsi per affrontare il disagio in aumento e prevenire il rischio di sviluppare un uso scorretto ed eccessivo degli strumenti tecnologici già a partire dalla pre-adolescenza. Gli studi sulla dipendenza da Internet infatti considerano particolarmente efficace concentrarsi principalmente sulle fasce d’età più giovani in quanto si tratta di persone maggiormente a rischio, ma sulle quali, grazie alla duttilità di questa fase della vita, è più facile trasmettere e far acquisire informazioni importanti.

“Rete Senza Fili” propone un intervento di prevenzione che coinvolge famiglie, scuole e servizi sociosanitari con un focus particolare sugli studenti delle scuole primarie. Attività didattiche, laboratori esperienziali e il coinvolgimento attivo degli adulti di riferimento sono alcune delle strategie utilizzate per sensibilizzare i ragazzi e le ragazze sui rischi legati all’uso eccessivo della tecnologia.

Nell’ambito della prima edizione è stato inoltre possibile, con il coordinamento del Centro Nazionale Dipendenze e Doping dell’Istituto Superiore di Sanità, creare una mappatura dei servizi e dei centri territoriali che si occupano delle problematiche legate all’uso di internet e che includono il supporto psicologico, l’educazione alla salute digitale e la consulenza per le famiglie. L’aggiornamento prosegue tutt’ora con un numero maggiore di centri che si aggiungono all’elenco nel corso del tempo (la mappa è consultabile qui: https://dipendenzainternet.iss.it/).

Con la seconda edizione del progetto “Rete Senza Fili” abbiamo proseguito nell’applicare l’idea originale del progetto, integrandola però alle nuove consapevolezze acquisite nel post-pandemia, a nuovi dati, nuovi studi, metodi e ampliare la rete di servizi per affrontare in modo più completo le dipendenze digitali e continuare il lavoro di sensibilizzazione e supporto, per trasmettere ai giovani una modalità sana e sicura di navigare nel mondo digitale. Attraverso la formazione continua di insegnanti, operatori sanitari e genitori, proseguiamo nell’obiettivo di fornire a un numero sempre maggiore di soggetti le competenze necessarie a comprendere meglio il fenomeno e ridurre nei ragazzi e nelle ragazze il rischio di sviluppare un uso scorretto delle tecnologie.

Ci piacerebbe attivare la “Rete” anche qui, attraverso questo blog e questo post, invitando tutta la comunità a condividere informazioni ed esperienze sul digitale o semplicemente parlare con i giovani delle loro abitudini digitali, ogni azione conta. L’idea è quella di creare un ambiente dove la tecnologia sia uno strumento di crescita e non un ostacolo al benessere.

Per leggere l’approfondimento sull’Atlante dell’Infanzia (https://atlante.savethechildren.it/).

Per scaricare la pubblicazione completa in pdf (https://www.savethechildren.it/cosa-facciamo/pubblicazioni/14-atlante-dell-infanzia-a-rischio-tempi-digitali, pp. 114-119).

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