I progetti sono vivi. Sono vivi perchè partono dalle persone, dalle esperienze, dai bisogni, dalle menti e dai cuori. Ma sono anche vivi perchè uno li scrive, li immagina in un certo modo e poi loro si trasformano e spesso prendono forme e voci che non ti aspettavi.
E’ per questo motivo che, nonostante non fosse previsto in origine, abbiamo allargato le azioni del Progetto Rete Senza Fili accogliendo la proposta dell’Istituto Comprensivo Bertero di Santa Vittoria d’Alba di provare a realizzare uno spazio di ascolto sul cyberbullismo per i ragazzi e famiglie della scuola secondaria di primo grado di Pocapaglia.
Il punto di partenza è stato proprio l’idea che, se si riesce a parlare, a ragionare insieme quando iniziano certe cose forse si riesce ad evitare che diventino troppo grandi. Allora ecco che si voleva dare uno spazio, in rete e in presenza, dove ascoltare in modo attento e partecipe i problemi e le difficoltà.
Abbiamo accettato questa sfida perchè spesso veniamo chiamati ad intervenire solo quando avvengono fatti locali o di cronaca nazionale che allarmano il mondo adulto. Rischiamo di intervenire solamente nei momenti di emergenza, mentre da anni cerchiamo di portare avanti progetti di Media Education che mettano al centro l’attenzione e l’educazione di grandi e piccoli al mondo digitale.
Infine, il progetto rende davvero tangibile il concetto dei patti educativi. Nella gestione sono coinvolti docenti, genitori e studenti delle scuole superiori, ex alunni della scuola media. Come Centro Steadycam abbiamo curato insieme ai docenti referenti la formazione e la preparazione del gruppo alle attività di ascolto e orientamento che i più giovani realizzeranno con le classi.
One Comment
Molto interessante 👍 sopratutto perché le figure formate per l. Ascolto attivo sono genitori studenti e docenti…. La comunità educante!